Nel comune di Marina di Pisciotta, in provincia di Salerno, si possono acquistare, direttamente dai pescatori, dei barattolini di alici dette “di menaica”, caratterizzate da una qualità altissima, una carne bianca tendente al rosa e un gusto particolare, molto intenso ma al tempo stesso delicato. Le alici di menaica si differenziano sin dal modo in cui vengono pescate. Il rito della pesca delle menaiche, praticato, ormai, solo da una piccola flotta di gozzi di Marina di Pisciotta, risale all’epoca classica e si è mantenuto inalterato nei secoli. Di notte, alla luce delle stelle e della luna, quando il mare è molto calmo, i pescatori escono in gozzo e gettano a mare delle reti artigianali, dette per l’appunto “menaiche”, la cui foggia particolare fa sì che vengano catturate solo le alici più grandi, invischiandole in modo tale che si dissanguino nell’acqua marina. I pescatori, poi, tirano le reti a mano ed estraggono delicatamente le alici una per volta dalle maglie, eliminando la testa e le interiora. Sistemate in cassette di legno, senza ghiaccio, né alcun refrigerante vengono lavorate di primo mattino: si lavano in salamoia e si dispongono minuziosamente in vasetti di terracotta che ne contengono pochi ettogrammi. In passato, quando il pesce era più abbondante, si usavano le “terzarole”, barili di legno molto capienti. Dopo la copertura e la pressatura con pietre, devono stagionare per almeno sei mesi. Le alici di menaica sono il risultato di una ottima interazione culturale con il territorio, che ha conservato inalterate le competenze necessarie perché avvengano tutti i passaggi indispensabili a ottenere le straordinarie caratteristiche organolettiche del prodotto.