La Timilìa è una varietà di grano duro in via di estinzione, tipica delle zone di coltivazioni del centro Sicilia e rappresenta la biodiversità siculo-mediterranea. Frutto di selezioni naturali millenarie, il suo valore è stato negli anni dimenticato e ora riscoperto in virtù delle sue qualità organolettiche e di gusto eccezionali.
Ha molti nomi a seconda della zona di coltivazione tra cui Tuminnìa, Grano Mazzuolo o Marzuddu ed è caratterizzata da una spiga più scura dei grani moderni, una resa inferiore ma con un bouquet aromatico unico e qualità organolettiche preziose.
Basso indice di glutine
La Timilìa possiede un indice di glutine (una misura della forza strutturale del glutine) inferiore al 15%, che la differenzia dl grani moderni che hanno indici superiori al 90%.
Alcuni studi effettuati su grani antichi evidenziano una minore allergenicità, rispetto ai grani moderni, tale da renderli compatibili al consumo per chi soffre di intolleranze al glutine diverse dalla celiachia.
La Timilìa ha quindi un glutine meno tenace rispetto ai grani ad “alta resa” e il suo impiego nella panificazione, o nella preparazione di qualsiasi altro alimento a base di grano, permette di realizzare prodotti a basso “indice di glutine”, cioè con una minore forza strutturale. L’indice di glutine è una misura della sua forza non della sua quantità (Si esprime con una percentuale che indica quanta parte di glutine rimane coeso, se l’impasto di acqua e farina, dopo l’allontanamento dell’amido, viene sottoposto a sollecitazioni meccaniche).
Ideale per pane, pasta, dolci, pizza.