Si presenta come un grosso insaccato che una volta tagliato ha consistenza morbida e colore rosso vivo. Il nome ‘nduja probabilmente deriva dal francese andouille, una salsiccia a base di frattaglie di maiale. Tutti questi termini traggono origine dal latino “inductilia” (“cose pronte per essere introdotte”, da “inducere”). Sembra che la ‘nduja sia stata importata in Calabria da Gioacchino Murat, re di Napoli durante il periodo napoleonico. Una volta conosciuta, i calabresi la reinterpretarono aggiungendo un’impronta personale: carne di maiale e abbondante peperoncino.