Risalente ad epoca romana, il suino nero casertano, negli anni ’50 rischiava l’estinzione, ma grazie ad attenti allevatori e politiche di salvaguardia della specie, oggi si è tornati alla sua rivalutazione.
Detto anche “Pelatiello” per l’assenza di setole sulla cute, con un colore che va dal nero violaceo al grigio ardesia, il maialino nero casertano è un animale rustico che viene allevato allo stato semibrado nei boschi del Casertano e del Sannio Beneventano, si nutre principalmente di ghiande, castagne, noci e frutti selvatici, alimenti naturali che donano alle sue carni sapori e profumi selvatici di una volta.
Il maiale nero casertano è molto ricercato, per la carne fresca (prosciutti, costatelle, tracchie) ma soprattutto per i pregiati salumi (salsicce, capocolli, pancette, soppressate).