La pizza surgelata dalla invenzione ai giorni nostri

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La pizza surgelata dalla invenzione ai giorni nostri

La nascita della pizza così com’è oggi  la conoscono tutti. la pizza surgelata invece nasce ad opera di un emigrante ovviamente italiano. Napoli, giugno 1889: il cuoco Raffaele Esposito, della pizzeria Brandi, in via Chiaia a Napoli, viene chiamato a corte al Palazzo Reale di Capodimonte, allora residenza estiva della famiglia Savoia, per preparare per sua maesta la Regina Margherita, una pizza. La pizza all’epoca non era altro che una specie di dolce e così veniva definita in tutto il Regno di Napoli, solo a Napoli veniva preparata con l’impasto di acqua e farina e condita con pomodoro, ma il pizzaiolo Raffaele Esposito in omaggio alla Regina la reintepretò condendola oltre che con il pomodoro anche con mozzarella e basilico affinchè potesse assumere i tre colori della bandiera dandole poi il nome che oramai si tramanda da secoli ed in onore della regina stessa, pizza Margherita.

Parte da lì il successo mondiale della pizza fino a che l’Unesco la dichiara patrimonio dell’umanità “l’Arte tradizionale dei pizzaiuoli napoletani”.

Ecco invece come nasce la pizza surgelata, che in molti omettono di ricordare ma anche questa ha riscosso un successo mondiale.

Un italo-americano inventa la pizza surgelata.

La pizza surgelata viene inventata nel 1947 in America ad opera di un immigrato italo-americano Joseph Settinieri, commerciante di ravioli e titolare con la famiglia della Roman Products Corp.  Fonda così, dopo l’intuizione, la Roman pizza Corp e grazie al marketing televisivo, immediatamente nel dopoguerra le famiglie americane iniziarono a dotarsi della televisione, riesce nel giro di poco tempo a vendere addirittura oltre 7.000.000 di pizze in un unico anno solare. Certo non aveva nulla in comune con la pizza Italian handmade ma rispecchiava i gusti e le abitudini alimentari americane ma soprattutto la velocità di preparazione e la disponibilità immediata in casa in ogni momento della giornata.

La pizza sviluppa oggi un giro di affari da 12 miliardi di euro che da lavoro a migliaia di persone in migliaia di locali e ristoranti sparsi su tutto il pianeta. Si calcola che ogni giorno vengono sfornate 5 milioni di pizze solo in Italia con consumi elevatissimi di farine, mozzarella, ricotta, parmigiano, pomodoro e molto altro e che quindi danno lavoro ad altre migliaia di persone ed aziende che fanno parte dell’indotto della pizza.

Come arriva in Italia.

In Italia la pizza surgelata arriva negli anni Sessanta, sono gli anni del boom economico dove il lavoro inizia ad essere parte integrante della vita di ogni italiano e dove i tempi per la cena e soprattutto il pranzo iniziano a diventare veramente brevi,  e nonostante la concorrenza della pizza fresca appena sfornata supera le più rosee aspettative dei produttori, si pensi che nel solo 2016 sono state vendute circa 63 mila tonnellate di pizza surgelata, arrivando ad essere il prodotto più consumato dopo verdure, patate e prodotti del mare surgelati con l’8% delle quote di mercato del surgelato.

Da allora l’offerta di tipologie, formati, spessori, farciture è enormemente aumentata, in linea con gli ottimi riscontri provenienti da un consumatore che – secondo una recente indagine promossa dall’IIAS – apprezza la pizza surgelata per i suoi contenuti di convenienza, varietà e originalità. Oltre che, ovviamente, per la sua bontà giudicata, in tutto e per tutto, simile o quasi a quella gustata in pizzeria.

Sempre la stessa IIAS nel proprio rapporto annuale individua quali sono i motivi per cui anche la pizza surgelata ha un successo alla pari della pizza tradizionale e li sintetizza nei seguenti:

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  1. Convenience (praticità, velocità, risultato sicuro). Avere la pizza surgelata a casa sempre disponibile per cene improvvisate.
  2. Le occasioni per consumare la pizza, che si sintetizzano in occasioni rituali ed anche ma in misura minore, emergenziali. Una partita di calcio con amici od uno spuntino veloce.
  3. Le varietà di pizze più diffuse sono in primis la Margherita. Pizze che si possono trovare basse , alte all’americana, croccanti, soffici, con bordo e senza bordo, ma si stanno facendo strada anche le pizze Gourmet con ingredienti e materie prime di eccellenza spesso DOP o IGP. Per tutti i gusti e per tutti i palati.

In quest’ultimo contesto si inserisce l’azienda J-MOMO, azienda campana produttrice di pasta e piatti pronti surgelati con la propria linea di pizza napoletana surgelata fatta a mano da pizzaioli napoletani e cotta nel forno a legna, con materie prime del territorio ed immediatamente surgelata con il sistema IQF.  Far provare la vera pizza napoletana cotta nel forno a legna e stesa da pizzaioli napoletani con le stesse procedure e le stesse materie prime utilizzate dalle migliori pizzerie napoletane è la missione che si è imposta la J.MOMO Italia per il prossimo futuro.

E questa è un esclusiva della J.MOMO Italia, vending machine di pizza napoletana. Grazie ad una collaborazione con una nota azienda leader del mercato per le vending machines la J.MOMO ha sviluppato un nuovo progetto di macchina in grado di dare 24/24 per 7/7 e per 365 giorni l’anno pizza napoletana calda come appena sfornata.

J-MOMO

www.lapastadij-momo.it

 

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