I consumi di pasta in Russia

HomeNovitàI consumi di pasta in Russia
mosca_Fotor

I consumi di pasta in Russia

I consumi di pasta in Russia aumentano a un ritmo del 20-30% all’anno, grazie alla diffusione in Russia della cucina italiana. Continua a crescere soprattutto il consumo di pasta pregiata di grano duro, un prodotto premium anche se il mercato si avvicina alla saturazione.

Aumentano i consumi di pasta di grano duro. I prezzi salgono in seguito all’embargo del Kazakhstan. Per vendere più pasta i produttori russi presentano i loro prodotti sotto i marchi commerciali “italiani”.La promozione aiuta i produttori a posizionare la pasta come prodotto che fa bene alla salute.

La principale tendenza, che gli esperti stanno registrando sul mercato russo della pasta è un consumo in stabile aumento dei prodotti di buona qualità, di grano duro. Nel 2008, perciò, a causa di un’impennata dei prezzi del frumento la tendenza di crescita ha subito un leggero rallentamento. Ciononostante, il mercato ha proseguito la propria crescita, senza registrare alcun cambiamento. Da tre anni sul mercato russo della pasta la situazione rimane stabile. I consumi aumentano a un ritmo piuttosto moderato del 2-3% all’anno.

Diminuisce, invece, il numero dei produttori, in primo luogo delle aziende piccole. È molto difficile, impossibile quasi che nei prossimi anni il volume del mercato russo della pasta possa registrare una crescita considerevole. In buona sostanza si può parlare di un mercato di pasta che attraversa un periodo di sviluppo tranquillo. Negli ultimi tempi è cresciuto soprattutto il consumo di pasta pregiata di grano duro, che viene posizionata come un prodotto salutare e prezioso, a differenza dal passato quando Сљmakarony (come in Russia si chiama la pasta in generale) significava per i consumatori cibo per la gente povera , e addirittura nocivo per la salute.

L’aumento dei consumi della pasta vera e propria è legato alla diffusione in Russia della cucina italiana: nei negozi e nei supermercati si può facilmente trovare una varietà  di prodotti di pasta “made in Italy” dei marchi più famosi, come Barilla, Pasta Zara, Maltagliati, ecc. Il consumo di questo prodotto è appoggiato dalla crescente offerta di preparati per i sughi (passata di pomodoro) e di sughi pronti (pomodoro e basilico, bolognese). Questi prodotti, considerati dalla maggior parte dei consumatori russi come “esotici” e troppo costosi, devono far fronte alla concorrenza del ketchup, un condimento diventato per i russi tradizionale per la pasta.

Grazie a questi fattori si prevede che il segmento di pasta di alta qualità  (!premium” come la chiamano in Russia) possa crescere in media nel 2008 del 9% e del 15% nel biennio 2010-2011. Secondo gli esperti il segmento “premium” ha migliori prospettive di sviluppo e di crescita rispetto ad altre categorie di pasta. Lo sviluppo del segmento di pasta di classe A è limitato soltanto dalla capacità d’acquisto dei consumatori russi: mentre a Mosca, a San Pietroburgo i consumi crescono a un ritmo superiore del 15% all’anno, nelle regioni la situazione è meno positiva per i produttori (la crescita annua è del 2-3 per cento).

Un altro fattore che ha frenato lo sviluppo del mercato della pasta della Russia è legato alla decisione, nel febbraio del 2008, del Governo del Kazakhstan, uno dei maggiori esportatori di frumento nel Trend e mercati mondo, di aumentare le tasse sull’export di cereali per garantire la stabilità del mercato interno. La stangata kazakha non ha potuto che influenzare la situazione della Russia dove scarseggia la produzione di grano duro, concentrata soprattutto nelle regioni di Altaj e vicino a Omsk (tutte regioni della zona confinante con il Kazakhstan che dispongono di adeguate condizioni climatiche per questo tipo di coltivazione).

Nonostante il raccolto cerealicolo da record previsto quest’anno in Russia, il grano duro è sempre poco e viene acquistato interamente dalla trojka de i maggiori produttori, composta di Altan, Makfa e Pervaya makaronnaya fabrika. Per aumentare la produzione propria di grano duro l’industria agroalimentare russa ha avviato la preparazione di nuovi terreni nella repubblica dell’Altaj, un processo che richiede come minimo tre anni.

Una rapida crescita dei prezzi della pasta del segmento “premium” ha spostato l’interesse dei consumatori verso i prodotti della fascia medio-bassa. I consumi dei prodotti d’importazione, in primo luogo italiani, sono continuati a crescere soltanto a Mosca e a San Pietroburgo, mentre nel resto del Paese le fasce alte e medie hanno subito forti danni: in particolare i consumi di pasta della fascia media hanno registrato una contrazione del 10 per cento.

Della trojka dei maggiori produttori russi i consumatori conoscono meglio degli altri i prodotti con il marchio Makfa: il 75,4% dei consumatori di età  superiore a 16 anni ha dichiarato di conoscere questo marchio commerciale, mentre il 60,3% degli intervistati ha dichiarato di aver consumato un prodotto di questo marchio almeno una volta negli ultimi sei mesi. Dei produttori stranieri i marchi più conosciuti dai russi sono Maltagliati, Pasta Zara, Barilla, Pasta Mediterranea, Pasta Lori, Corona, Tomadini, Ponte, Federici. Il livello di riconoscimento delle paste italiane è piuttosto alto, tenendo conto che si tratta di prodotti della fascia alta dei prezzi. Per esempio, ha dichiarato di conoscere Pasta Zara il 13,2% dei consumatori intervistati, mentre Maltagliati è conosciuta dall’ 8,1 per cento.

L’interesse dei consumatori per la pasta di alta qualità  spinge i produttori russi a mettere sul mercato nuovi prodotti “spacciati” per italiani. La fabbrica Makfa ha lanciato il nuovo brand “Grandi Pasta”, attivamente promosso da spot pubblicitari televisivi. Secondo gli analisti di marketing, i consumatori russi badano molto alla confezione della pasta. Per esempio, a molti non piace la tradizionale confezione di pellicola plastica, dalla quale una volta aperta possono scappare gli spaghetti. Molti consumatori preferiscono scegliere pasta in confezioni più comode come 3 Glocken che dispone di un “finestrino” richiudibile. Per neutralizzare i difetti della confezione tradizionale il produttore Altan a ogni pacco di spaghetti “Granmulino” Premium allegava una paletta di legno indispensabile in cucina. Inoltre, i maggiori produttori cercano di attirare un numero più alto di consumatori lanciando sul mercato pasta che si distingue per forma e per il colore.

La fabbrica Altan produce 18 tipi diversi di pasta sotto il marchio commerciale “Granmulino” e ne vuole aggiungere altri quattro. Sotto il marchio “Granmulino naturale” viene prodotta pasta con gusti alle erbe e altri prodotti come pizza, funghi. Ai consumatori russi piacciono molto la pasta corta: farfalle, penne, rigatoni, ecc.

Notiziario dai mercati Csi su dati Novosti Torgovli

POST A COMMENT