Cucina giapponese: la cucina kaiseki
La cucina chakaiseki ha dato origine alla cucina kaiseki, la quale ne ha assorbito completamente lo spirito. Tuttavia, a differenza di quest’ultima, non viene servita nei comuni ristoranti, bensì solo come preludio alla cerimonia del tè.
Ripercorrendo la storia della cucina chakaiseki si giunge fino a Sen no Rikyū, colui che 400 anni fa perfezionò il mondo della cerimonia del tè ed eliminò le pietanze superflue dal menù che la precedeva. Ridusse l’opulenza delle numerose portate che costituivano la cucina honzen. Introdusse nel menù il principio ichijū sansai, che prevede una portata di riso e brodo, seguiti dal mukōzuke (stuzzichino per accompagnare il sake), da un bollito e da una pietanza alla brace. L’etichetta vuole che gli ospiti si servano da soli una o due portate e poi le passino agli altri commensali. L’intento di non arrecare ulteriore disturbo al padrone di casa e le pietanze che vengono portate in tavola non appena sono pronte incarnano perfettamente lo spirito della cerimonia del tè, secondo lo stile messo a punto da Sen no Rikyū.
Nella moderna cucina chakaiseki, si presta particolare premura alla rappresentazione delle stagioni, utilizzando solo ingredienti di stagione e organizzando il menù e la disposizione dei recipienti secondo il gusto personale.