Il Provolone Valpadana D.O.P. Storia ed origini
Il provolone Valpadana D.O.P. è un formaggio della tradizione nato nella valle Padana ad opera di monaci cistercensi che crearono in questa valle una rete di canali di acqua sorgiva e ne bonificarono gran parte. Questo fece si che grazie proprio all’opera dei monaci, questi territori una volta bonificati dessero vita a numerosi allevamenti di bovini da latte e per la caseificazione divenendo la principale risorsa economica dell’agricoltura padana.
Dall’intreccio di due tradizioni e culture casearie, quella della pasta filata del sud Italia e quella lattiero casearia del Nord ma soprattutto all’insediamento di imprenditori del settori provenienti dal Sud durante il XIX secolo che diedero vita a numerosi allevamenti ed impianti di produzione che i formaggi a pasta filata iniziarono a diffondersi ed essere consumati anche dalle popolazioni della Valle ed oltre.
La denominazione “Provolone” compare in letteratura per la prima volta nel 1871, nel “Vocabolario di agricoltura di Canevazzi-Mancini” (Cappelli, 1871). Per “Provolone” si intende, così, una provola di grandi dimensioni. Un formaggio del tutto originale, distinguibile rispetto alle altre paste filate diffuse nel meridione d’Italia in quanto di grandi dimensioni, capace di stagionare a lungo, senza asciugarsi eccessivamente e senza diventare quindi formaggio da grattugia.
La denominazione di origine “Valpadana” si affianca alla dizione “Provolone” nel 1993 (D.P.C.M. 09-04-1993), a coronamento di una tradizione secolare che ha determinato le caratteristiche per le quali il formaggio è conosciuto ed apprezzato.